martedì 27 giugno 2023

Fruits Basket

Avevo visto l'anime anni fa, salvo poi scoprire che era stucchevole, poco fedele al manga e col finale troncato. Non mi aveva fatto impazzire. Ma dicono che "tra gli shojo non puoi perderti Fruits Basket" e allora quando ho scoperto che nel 2019 è stato rifatto l'anime, fedele al manga e completo di finale, mi ci sono tuffata. SPLASH.

Bene, genere introspettivo all'ennesima potenza. Nel senso che i protagonisti non fanno che analizzare e autoanalizzarsi, con ragionamenti e pensieri contorti, complessi, ricchi di analogie, molto poetici (ma a volte, finito il ragionamento... "eh?").

Però c'è anche un po' di magia, che non guasta. 

12 persone (che alla fine sono 14), sono colpite da una maledizione centenaria, che in determinate situazioni li fa trasformare in un animale dello zodiaco cinese.
Nello specifico: quando sono abbracciati da una persona del sesso opposto, oppure quando stanno male e sono deboli/in difficoltà.


Queste persone fanno tutte parte della potente famiglia Sohma e vivono dentro il perimetro della loro enorme tenuta... tranne pochi, che vivono all'esterno (con ragioni che si scoprono verso il finale).

Una ragazza, Tohru, orfana, tontolona, molto sfortunata e tanto gentile da diventare stucchevole, viene in contatto con alcuni componenti della famiglia che vivono all'esterno, i quali, data la sua sfortunata condizione, decidono di ospitarla da loro.
Tohru verrà prestissimo a conoscenza del loro segreto, e si legherà profondamente con molti di loro (in particolare il gatto e il topo, ma a seguire anche altri personaggi).

Ben presto si capisce che Tohru ha un ruolo importante e fungerà da veicolo per la rottura della maledizione.

Piano piano, oltre al gatto e al topo (e al cane, che li ospita), vengono fuori tutti i personaggi legati alla maledizione, tra cui kami-sama, il Dio a cui tutti gli animali sono legati dal destino, legame che non possono spezzare.
Kami-sama (aka Akito) è il vero cattivo della storia, carnefice ma al contempo vittima.
Divorato dalla solitudine, tiene legati a sé i 12 segni con ricatti fisici e psicologici, sfruttando il loro legame intrinseco.
...ma in realtà sarà lui il vero "cattivo"?

Sarò onesta, la prima serie mi ha annoiato. Ma poi dalla penultima puntata ha iniziato a prendermi, e la seconda e terza serie le ho divorate.

Come tutte le storie di questo genere, è una storia di formazione. I personaggi crescono, diventano consapevoli di sé, dei loro sentimenti, del loro esistere al di fuori della maledizione. L'amore, l'amicizia, l'affetto sincero, salvano i protagonisti da una vita distruttiva, fatta di costrizioni e di finti legami.

C'è molto molto dramma in questo anime. Ci sono genitori cattivi, cattivissimi, che ripudiano i figli. Ci sono amori malati e violenti. Ci sono storie di autolesionismo e di traumi (forse) insanabili.

Insomma, non è leggero.

Però il climax è forte, i disegni sono belli (le animazioni invece così così) e la maledizione dello zodiaco è intrigante, ti spinge a volerne sapere di più (e per un quadro completo dovrai aspettare il finale).

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